Fan Fiction (lunghetta) di Tekken

Infatti. In caso cambio formato (l'ho già fatto) e spedisco, sperando che arrivi senza intralci e non com'è successo con Alex ^^" xD

wow raga! c'è tanta roba da vedere, so rimasto un pò indietro...me la devo leggere con calma...vi ribadisco che sarà scelta una sola storia.

si stiamo facendo di tutto...anzi stanno facendo di tutto ahahahah comunque xavor la storia è unica i personagi sono tanti

Per ora c'è solo la mia storia, ma chi si vuole fare avanti anche solo con idee perchè pensa di non saper scrivere bene almeno per me sono ben accetti^^

Se vuoi vedere come procede intanto il nostro lavoro basta che visiti questa discussione ---> http://forum.tekken-club.it/tekken-art-f85/aiutiamo-xavor-t212.htm

inanzitutto ringrazio Giadina che ha messo il mio nome come collaboratore anche se nn lo merito,ha fatto tutto da SOLA.secondo me è un bel inizio e può diventare parecchio + interessante della storyline originale.brava!

Non è vero, The MuayThaier mi ha aiutato in certi punti a darmi delle idee per continuare! è il mio consigliere ufficiale U_U

onorato maestà

XaVoR ha scritto:

wow raga! c'è tanta roba da vedere, so rimasto un pò indietro...me la devo leggere con calma...vi ribadisco che sarà scelta una sola storia.

Ho visto il tuo sito, XaVor!! Molto belli!! Ma è lo stesso ke
ho visto da qualke parte! Voglio dire quel sito ke mostra un
sacco di Gallery con lo stesso "logo firma" e stesso nome ke hai tu!!
Ma è tutto "l'intero sito" ke hai fatto tu, con le Gallery
degli altri autori???

Cmq molto belli! Ci sentiamo in MSN, no?

TFF_GiadaStyle* ha scritto:

Infatti. In caso cambio formato (l'ho già fatto) e spedisco, sperando che arrivi senza intralci e non com'è successo con Alex ^^" xD

Vedo ke sei brava!!
Forse ti ho sottovalutata....

asp! Credo quello che conosci si chiama GG Studio...non Xavor...senò mi preoccupo e penso al plagio cmq ti ho gia risp su un altro forum, il sito di cui parli è quello del GG Studio per il quale lavoro
www.ggstudiodesign.com
se avrai trovato altri xavor ti posso dire che diffondo il mio verbo per tutta la rete quindi è probabile che avrai trovato un altro mio blog (tipo quello di blogger o di myspace, ne ho due) in alternativa passami il link e indagherò......

SkyFlyDeha ha scritto:

XaVoR ha scritto:

wow raga! c'è tanta roba da vedere, so rimasto un pò indietro...me la devo leggere con calma...vi ribadisco che sarà scelta una sola storia.

Ho visto il tuo sito, XaVor!! Molto belli!! Ma è lo stesso ke
ho visto da qualke parte! Voglio dire quel sito ke mostra un
sacco di Gallery con lo stesso "logo firma" e stesso nome ke hai tu!!
Ma è tutto "l'intero sito" ke hai fatto tu, con le Gallery
degli altri autori???

Cmq molto belli! Ci sentiamo in MSN, no?

XaVoR ha scritto:

... in alternativa passami il link e indagherò......

Si certo, scusa!
Eccolo ---> http://prints.deviantart.com/?catpath=digitalart,customization&order=-2
Penso ke conosci già!!
Avevo una tale confunsione in testa!! xD xD xD

non ho trovato niente ho trovato prints. Vabbè cmq fa niente, l'imp è che nessuno mi plagia...anche perchè con tanti disegnatori proprio a me devono plagiare

XaVoR ha scritto:

non ho trovato niente ho trovato prints. Vabbè cmq fa niente, l'imp è che nessuno mi plagia...anche perchè con tanti disegnatori proprio a me devono plagiare

Vabbè è strano ke trovi certe "somiglianze"... (o no)...

Perchè mai dovrei essere plagiato??
che sei un ragazzo fasullo?? Muahmuahmuah!!!

Io nel frattempo posto un altro pezzo della Fan Fiction xke stasera non ci sarò...

Giada
avvisò Leo che si sarebbe assentata per qualche minuto, poi si chiuse la porta
alle spalle e attraversò il corridoio fino ad arrivare alla camera che le aveva
indicato il ragazzo. Era davvero curiosa di sapere che tipo era.
Bussò alla porta. Pochi secondi dopo un ragazzo alto l’aprì. Aveva dei capelli
rossi trattenuti da un paio di occhiali da motociclista, medesimo tema del
resto del vestiario. Indossava infatti un giubbotto senza maniche di pelle
marroncino chiaro con i fianchi verdi e un paio di jeans coperti in parte da
dei copri - pantaloni decorati e molto particolari di un colore abbastanza scuro.
Aveva anche dei guanti dello stesso colore della giacca. I suoi occhi erano
molto a mandorla e il loro colore ricordava il cioccolato. Il suo colorito era
pallido, quasi come quello di Giada. La fece entrare e chiuse la porta.
“È tutto lì.” Disse prima di stravaccarsi sul divano.
La ragazza si sedette sulla sedia e guardò lo schermo con attenzione.
“Vuoi trasferire i tuoi file nel computer?” domandò lei.
“Esatto.”
“Hai il cavo?”
“Il cavo?”, ripeté lui confuso.
“Non c’è problema ce l’ho io.”
Accedendo da quel computer mandò un segnale alla sua sofisticata videocamerina
con i quali gli indicava le coordinate dell’oggetto da prelevare e di portarlo
lì. In pochi secondi arrivò e Giada la fece entrare dalla porta principale.
Hwoarang rimase allibito.
“Grande… Come hai fatto?”
“Magia italiana.” ammiccò lei.
In pochi secondi trasferì tutti i dati che trovò nella chiavetta USB del
ragazzo.
“Fatto.” Esclamò controllando che non avesse commesso errori.
Il ragazzo non poteva credere di poter essere stato tanto ignorante. Si alzò e
guardò il computer, con lo sguardo della ragazza puntato su di lui. Ci rimase
di stucco quando si accorse che era davvero stato uno stupido. Giada notò la
sua espressione e si mise a ridere simpaticamente.
“Che idiota.” Furono le uniche parole che il ragazzo riuscì a pronunciare.
“Ma no, dai. Anzi, tu te la cavi anche abbastanza bene. Ne conosco di peggio.”,
concluse lei con un sorriso.
“Grazie per la consolazione, e grazie anche per il fatto del computer.”
“Di niente…”
“Visto che siamo qui…” disse il ragazzo risedendosi svogliatamente sul divano.
“…Perché partecipi a questo torneo?”
“È una lunga storia… Hai fretta?”
“No…”
“In pratica io sono cresciuta in un orfanotrofio in Italia, e all’età di 14
anni ho trovato un bambino di nome Alessio orfano, così lo preso in affido e
l’ho portato a casa mia. Ora non ci sono più così tanti soldi, e se continuiamo
così è dura che lui sopravviva… Così ho deciso di partecipare al torneo.”
“Tieni un bambino in affido?”
“Sì.”
“Ma non è impegnativo o scocciante?”
“No, se gli vuoi veramente bene. Te invece? Perché partecipi al torneo?”
“È molto semplice: voglio sfidare Jin Kazama.”
“Capisco… Problemi con lui?”
“Con il suo alterego, diciamo.”
“Alterego?”
“Sì… Non so come ha la capacità di trasformarsi in un mostro, e in quelle
sembianze è riuscito a battermi e a farmi fare un incidente.”
“Un incidente? E ora come stai?”
“Bene, grazie.”
Hwoarang si accorse solo dopo che era la prima persona che, anche se per poco,
si era interessata a lui. E quando se ne rese conto, si stupì assai. Non era
abituato ad una cosa del genere.

Non è molto ma intanto leggetevi questo xD Ciao ciao ci si becca domaniii

Bravissima Giada!! Continua cosi.....!!!

PS: quando copi - incolla, mettiti in grasetto!!
altrimenti li ho modificati io!

Grazie caro xD

“Porca miseria… Leo! Scusa Hwoarang, ora devo proprio scappare… Ho una faccenda da
risolvere. Scusa ancora.”
Hwoarang ringraziò e si rimise al computer per studiarselo per bene.
Mentre Giada tornava in camera, ovvero nell’arco di nemmeno quattro metri, s’imbatté
in una donna di qualche anno più anziana di lei. Giada all’iniziò non la guardò
nemmeno, fino a quando quest’ultima non le scoppiò a ridere in faccia.
Incuriosita e leggermente irritata la ragazza si fermò a guardarla.
“E tu da dove sei uscita?”, disse la donna provocandola.
“Dici a me?”
In quel momento, vagando tra i programmi a lui sconosciuti, Hwoarang finì per
accedere alla telecamera che si affacciava sul corridoio, e notò che vi era
Giada e Anna Williams. Incuriosito, si soffermò a guardare le due, dato che
aveva notato che si stavano pizzicando. S’appoggiò alla mano e osservò lo
schermo, partecipando alla conversazione.
“Non starai mica pensando di partecipare a questo torneo vero dolcezza?”,
continuò ad irritarla.
“Non avresti scampo…”
“E te pensi di riuscire a fare qualcosa con quei tuoi tacchetti? Ne hai bisogno
per essere più alta?”
“Anche se me li tolgo sono alta ugualmente… Guardati tu, piuttosto.”
“Nella botte piccola c’è vino buono, mia cara…”
A quell’affermazione a Hwoarang scappò una divertita risata.
“…Ma finisce prima.” Rispose con una risata da cornacchia la donna.
“Ma almeno c’era dentro qualcosa, a differenza tua.”
“Brutta impertinente di una ragazzina…”
“Aho, ragazzina a chi?”
In quel momento, nel secondo più cruciale, giunse una seconda donna di lì.
“Anna… Chi si vede…” disse la nuova arrivata.
Giada rimase un po’ confusa.
“Nina… Sei arrivata… Ora vattene!”
“Senti, sgualdrinella da quattro soldi, fatti da parte.”
Appena la mora stava per colpire con una sberla, la nuova arrivata la fermò e
con tono furioso disse:
“Risparmiati per il torneo, sorellina.”
“Sorellina?!” pensò sempre più confusa Giada.
Le due donne si guardarono negli occhi talmente intensamente da riuscire quasi
a distinguere i fulmini tra i loro visi. Poi, finalmente, l’antipatica se ne
andò via, lasciando al sorella da sola con Giada.
“Lasciala perdere, un consiglio da amica.”
“La conosci?”
“Siamo sorelle. La odio, quella lì.”
Nina, la donna bionda, spiegò alla ragazza la sua storia, dicendo che erano
sorelle ma che si odiavano a vicenda perché con idee troppo differenti. Lei
aggiunse anche che nel periodo in cui aveva perso la memoria la sorella si
divertiva a metterle in testa false realtà. Poi, giunse il momento di
salutarsi. Giada se ne ritornò in camera sua, seguita dallo sguardo discreto
del ragazzo.
“Aaaaaah, le donne…” disse tra sé e sé.
“Però, che peperina, quella Giada… Ha un bel caratterino, la signorina…”,
continuò a parlare da solo. Quando tornò in camera sua, Giada notò una piccola
videocamera volteggiare per aria. Era decorata con delle onde che aveva visto nella
lista di skin.
“Giada! Finalmente ti ho trovato! Dove eri finita?”, disse la voce di Leo.
“Scusa, Leo. Sono andata in camera di Hwoarang: aveva bisogno di un aiuto per
il computer…”
“Sei andata in camera di un maschio?! Da sola?!”
“Ehi, calma, piccola, non è successo niente…” sorrise lei.
“Adesso vado a rompere le scatole a un po’ di persone…” disse sempre Giada
mettendosi al computer.
Leo, incuriosita, posizionò la videocamera puntandola verso il computer per
partecipare.
“Ma scusa, ma vieni qui, no?”, constatò Giada.
“Ah, beh, sì, giusto… In che camera sei?”
“21 del terzo piano.”
“Arrivo!”
La voce della ragazza era felice. Giada sapeva di farle un favore, e lei non
desiderava altro che far del bene. La telecamerina dell’amica se ne svolazzò
via, mentre la proprietaria stava arrivando dal piano inferiore. Infatti, pochi
minuti più tardi, arrivò Leo. Giada la fece entrare e le disse di prendere una
sedia e di sedersi accanto a lei. Non appena le due furono pronte, andarono nel
programma per vedere tutti i partecipanti del torneo.
Un personaggio che colpì le due amiche particolarmente fu Kuma. Un orso. Se non
colpisce lui…
Giada inviò la sua telecamerina, e si sorprese quando s’accorse che dal nulla
apparve un joystick per manovrarla. La fece salire al quarto piano, fino a
raggiungere la stanza sette. Penetrò nella stanza e salutò l’orso, chiedendosi
come avrebbe fatto a capirlo. Ebbe presto la risposta. Kuma comunicava con dei
cartelli.
Domandò chi fosse.
“Siamo Leo e Giada!” risposero le de ragazze.
“PIACERE DI CONOSCERVI” scrisse l’orso velocemente.
“Piacere nostro… Ma dimmi un po’, Kuma: ma cosa ci fai in questo torneo?”
“DEVO RIAPPROPIARMI DELLA MISHIMA ZAIBATSU!”
“E pensi di riuscirci?”
“DI SICURO CE LA METTERO’ TUTTA.”
“Ma come mai questo obiettivo?”
“IO ERO UN VECCHIO SERVITORE DI HEIHACHI, E ORA VOGLIO VENDETTA!”
“Ah, capisco. Ti ha trattato male?”
“SI’ T___T”
“No, dai non piangere, piccolo…” lo consolò dolcemente Giada.
La ragazza controllò ancora una volta chi la stava osservando, fra altre persone
vi era ancora questo Baek Doo San.
“Leo, sai per caso chi è Baek Doo San?”
“Sì… è quell’uomo di mezza età, che pratica Tae Kwon Do.”
“Potresti descrivermelo?”
“Beh, è abbastanza alto, ha il pizzetto, dei capelli brizzolati sempre raccolti
in una cipolla…”
Era l’esatta descrizione dell’uomo che la stava osservando con quegli occhi
misteriosi durante la prova. In quel momento ebbe un sussulto, ma riuscì a
nasconderlo bene.
“Sai altro?”
“Mmmmh… Ah, sì: è l’allenatore di Hwoarang.”
“L’allenatore di Hwoarang?”, ripeté stupita Giada.

si l'allenatore di hworang,hihiih è brava giadina con un altro pezzo di storia,vengono svelati misteri dopo misteri...con i misteri la trama va avanti:finora abbiamo presentato 8 personaggi se non sbaglio...fino ad ora la storia è ok liscia e fluida un po scarna di particolari riguardo la descrizione dei personaggi ma non stiamo scrivendo un libro..ah giada casomai dopo potreste uscire dalla stanza ed incontrre uno dei personaggi inventati

I personaggi inventati arrivano il terzo gg, quando Hwoarang si feris.... ok nn preannuncio niente... Intanto vi posto un altro pezzo:



Questo la preoccupò. Non sapeva esattamente perché, ma
sentiva una certa preoccupazione riguardo quell’uomo. Rimase a riflettere per
qualche minuto.
“Scusa, Giada, non voglio interrompere le tue profonde riflessioni, però è ora
di cena…”
“Di già?!” si sorprese Giada.
Le due si precipitarono giù dalle scale non appena spento il computer. Detto
sinceramente non sapevano nemmeno dove fosse la mensa. Per questo arrivarono
ridendo come pazze cinque minuti in ritardo. La sala era grandissima.
Somigliava ad un ristorante gigantesco. Le due mangiarono assieme osservando le
tantissime persone accanto a loro e commentandole. Giada non si risparmiò la
vicenda accaduta nel corridoio mentre stava tornando in camera. Leo ne fu
divertita. Appena le due terminarono il pasto e tornarono nelle proprie stanze,
trovarono una videocamerina che non riconobbero. L’avevano ricevuta anche gli
altri partecipanti. L’aggeggio cominciò a parlare.
“Questa sera, per inaugurare l’inizio del Torneo del Pugno d’Acciaio, è stata
consentita la visione della partita di calcio su grande richiesta. Lei è
pregata di presentarsi nella camera ospiti alle ore 21.00, che corrisponde alla
camera 7 in fondo al corridoio sinitro. Grazie e arrivederci.”
Dopo aver detto ciò, la telecamerina se ne andò, lasciando Giada di stucco.
“Mi sembra di non avere scelta…” disse.
Riaccese il computer, e non appena lo fece si aprì una schermata di
conversazione. Qualcuno le stava scrivendo. Era Baek Doo San.
“Buonasera, Giada.”
Il cuore della ragazza cominciò a battere fortissimo. Forse per lo sconforto, o
forse per quello sguardo.
“Buonasera.” Rispose lei.
Non voleva attendere ulteriormente. Non era il tipo che aveva peli sulla
lingua.
“Cosa vuole da me?”
All’inizio l’uomo non rispose.
“Ho notato lo sguardo con cui mi osservavate. Ci conosciamo, per caso?”,
insistette la giovane.
“No, Giada.”
“Sono io che conosco te.”, continuò misteriosamente l’uomo prima di
disconnettersi.
Dentro il cuore di Giada crebbe un’ombra oscura.
Cosa significava quella frase? Perché? Chi era?
Queste domande non potevano attendere oltre per la risposta. Prese la sua
videocamerina e la inviò con un destinatario. La piccola apparecchiatura
attraversò il corridoio, poi entrò in camera di Hwoarang. Il ragazzo era ancora
al computer con un asciugamano sul collo. Era a petto nudo con i capelli
bagnati, e ciò faceva dedurre a Giada che aveva appena fatto una doccia, cosa
che avrebbe fatto anche lei non appena ottenuta una risposta.
“Ciao Hwoarang.”
“Ciao…”
“Scusa il disturbo, ma ho bisogno del tuo aiuto…”
“Cosa ti serve?”
“Informazioni.”
“Riguardo cosa?”
“Il tuo maestro… Cosa ho io a che fare con lui?”
Hwoarang, a quell’affermazione si stupì e si voltò verso la telecamerina.
“Il mio maestro?”
“Sì… Vedi, quando ho eseguito la prova per entrare a far parte del torneo mi ha
lanciato un paio di occhiate che mi hanno preoccupato. E in più in
conversazione ha detto che mi conosce. Tu ne sai qualcosa di questa storia?”
“No.”
“Potresti farmi un piacere? Potresti chiedergli qualcosa riguardo a questo?”
“Lo farò.”
“Grazie… Ci vediamo questa sera.”
“Ciao, a dopo.” Terminò il ragazzo mentre guardava la telecamerina andarsene.
A dire la verità quella storia lo aveva sorpreso. Però sapeva anche che non
poteva chiedergli qualcosa subito: avrebbe intuito ciò che era appena accaduto.
Attese una mezzoretta, poi inviò anche lui la sua videocamera personale al suo
maestro.

Giada preparò una vasca di acqua calda e vi si immerse
dentro. Un bagno le ci voleva proprio. Chiuse gli occhi, lasciandosi abbandonare
a quelle fantastica sensazione di calore, ripensando a tutto quello che le era
successo. Ad un tratto, si sentì osservata. Eppure, in bagno non vi erano
videocamere permanenti. Aprì gli occhi, infastidita da quella sensazione. Ciò
che vide non le piacque per nulla. C’era la videocamerina di Hwoarang che la
stava osservando. Un urlo le venne spontaneo.
“Ma sei impazzito?!” disse la Giada coprendosi come meglio poteva con la
schiuma che fortunatamente era abbondante.
“Cosa c’è?”
“C’è che sono nuda e che sto facendo il bagno!”
“Cosa vuoi che sia… Te mi hai visto dopo la doccia.”
“Sì, ma tu eri coperto!”
“Io avevo l’asciugamano, tu la schiuma. Siamo pari.”
Giada sbuffò e velocemente prese un asciugamano e se lo avvolse attorno al
busto.
“Ecco, ora hai anche tu l’asciugamano.”
“Lasciamo perdere… Cosa vuoi?”
“Sono riuscito ad estrapolare qualche informazione.”
“E non potevi dirmela dopo?”
“È piuttosto importante per essere tralasciata.”
“E non potevi inviarmela in chat?”
“È abbastanza complicato…”
“Stampala e vieni tu da me allora. Io non ho voglia di cambiarmi solo per
venire da te.”
“Stanza?”
“21”
“Ok.”
La telecamerina se ne svolazzò via, lasciando finalmente Giada da sola.
Che tipo.

ragazzi interessante quello che avete fatto, ho dato un pò un occhiata e mi sembra un buon materiale da cui partire...c'è però un problema. Per ora non possono essere viste molto come sceneggiature per fumetti, mancano della descrizione degli ambienti in cui succedono le cose, troppo generici insomma. Sono più che altro storie per libri. Se riesco provo a cercare qualche sceneggiatura in modo da farvi un esempio di come dovrebbero essere scritti così vi sarà più facile il compito.

Noooo problem provvedo immediatamente capo O_O Ho fatto apposta una foto raffigurante il luogo dell'incontro di Giada e Lee x più avanti, mentre adesso mi impegnerò a descrivere i luoghi che ho tralascaito... Inserisco anche una stanza x ora inedita. Dunque, partiamo da qui:

Camera di Hwoarang: è simile ad un superattico, volevo farlo tipo come (per chi l'ha visto) quello di Shark Tale. So che è un cartone d'animazione, ma la sua camera è esattamente come quella di Oscar nel cartone. ---------> (Qui c'è Oscar in mezzo, ma si vede abbastanza bene l'attico...)

Saletta degli ospiti (stanza 7): è molto ampia. Nell'angolo sinistro c'è un tavolo da biliardo, mentre in quello destro un mini bar per le bibite in caso di feste particolari. Al centro c'è un grande tappeto rotondo rosso, sovrastato dalla parte estrema rivolta verso il billiardo da un lughissimo divano beige particolarmente morbido che occupa quasi tutta la lunghezza della stanza. I muri sono su una tinta giallo molto forte per rendere ospitale la sala. Davanti al divano c'è appunto un grandissimo schermo. Ai lati del televisore ci sono due bassi pilastri che sorreggono due vasi, uno viola scuro e l'altro blu.

Il corridoio: è abbastanza stretto. I muri sono di legno di un colore marrone molto caldo, quasi cioccolato. lungo tutto un corridoio è steso un tappeto rosso bordeaux scuro. Le porte sono di un colore legno molto chiaro, diciamo betulla. Il corridoio è illuminato da ritmate luci che pendono dal soffitto fatte a cono allargato sulla tinta arancione, emanando una luce quasi soffusa.

Piazzola (litigio tra King e Armor): A terra vi è un mosaico. Per scendere nella piazzola è necessario percorrere una breve scalinata che si dispone in modo circolare attorno ad essa. Sopra la gradinata che preciso di essere marmo vi sono le camere tutte attorno disposte in maniera circolare. La gradinata inoltre è delimitata da dei pilastri in stile barocco di marmo bianco.

Il bar: Il bar è l'unico posto che non eccelle per la grandezza. C'è piuttosto un lunghissimo bancone di legno color cioccolato illuminato da delle lampade arancioni che hanno una forma a campanella. L'illuminazione è abbastanza forte. Il bar è delimitato da una vetrata che permette la vista verso l'esterno, davanti alla quale sono tutti disposti i tavolini del medesimo tema del bancone contornati da delle panchine comode. Il pavimento è di una tinta nero/argentea molto brillante.

Per ora credo bastino, non ce ne sono stati altri... Se ne trovate altri basta che mi avvisate e io eseguo gli ordini ^^

Giada si è rimessa all'opera;mi raccomando la mia parte di doppio o triplo giochista.Avvisami con un PM quando entro in scena (se serve ti faccio la scheda personaggio)

bene giadina si è rimessa a l'opera..comunque io volevo comparire in mensa a mangiare a rompere qualche cranio ahahahah.....per caso non avevo parlato anche degli ambienti???????che òa descrizine era scarna?????beh giada ti seiei rifatta........per meta

P.S.
qualch cosa ose con il tiracalci ci scappa????

Per maggiori chiarmenti andate su: http://www.gianfrancomanfredi.com/csindice.html

Ecco un esempio della sceneggiatura di Brendon (fumetto della Bonelli):






Essenzialmente è ispirato ad elementi della trama del romanzo di Palazzeschi “Il codice di Perelà”. L’atmosfera è molto incubo, in teoria Brendon dovrebbe sembrare l’unico personaggio razionale della storia. Brendon si ferma in un villaggio/cittadina. Assiste ad un incidente ed è accusato di portare sfortuna da una folla ciarliera che lo assale… così di colpo come prima la folla cambia di nuovo idea quando l’incidente risulta invece essere stato una fortuna, e tutti cominciano a celebrare come portafortuna un incredulo Brendon che se ne cavalca via.

qui è invece dove ho trovato la sceneggiatura di brendon così gli date un occhiata più accurata: http://www.onlinecomics.altervista.org/scritti/brendon.zip

Per fortuna che c'è papà Xavor che provvede alla supervisione totale